Un salto di qualità
Di: Alessandro Pannocchi e Anna Piccoli. Aprile 2004.
Siamo appena tornati dall'incontro di Cava de' Tirreni, il primo che si è tenuto fra Guido Ruggeri e un gruppo di persone, di cui facciamo parte anche noi. Tale gruppo, oltre ad usare Winguido, ha cercato di collaborare con il suo autore nella stesura della guida e nel migliorare il programma.
Quali siano stati i risultati dell'incontro dal punto di vista strettamente informatico, appare chiaro leggendo il resoconto che ne ha fatto lo stesso Guido nelle ultime notizie, ma ci sembra doveroso evidenziare altri aspetti non meno importanti che potranno essere portatori di sviluppi interessanti e fruttuosi.
In primo luogo, stimoli assai importanti sono venuti dal Centro Intermedia e dalla Fondazione "Camminare insieme", che hanno ospitato il nostro meeting.
Questi Enti si occupano di ausili, della preparazione di insegnanti di sostegno ed affiancano l'inserimento scolastico dei bambini e dei ragazzi con problemi di vista. Tutti insieme abbiamo parlato di queste problematiche e il risultato è stato un immediato allargamento del nostro orizzonte, non più esclusivamente limitato a cercare una soluzione ai nostri problemi di utenti di computer.
Abbiamo potuto comprendere come un programma del tipo di Winguido avrebbe potuto diventare, se opportunamente arricchito, uno strumento basilare e molto potente per affiancare gli operatori scolastici nel loro difficile compito.
Fra l'entusiasmo di tutti, Guido ha scritto in pochissimo tempo un aggiornamento che permetterà di usare i tasti centrali della normale tastiera del computer come se fossero quelli di una dattilobraille, per venire incontro ad alcuni casi che ci erano stati segnalati dagli operatori del Centro Intermedia. Quando il programma ha mosso i suoi primi passi, abbiamo provato una grande soddisfazione che ha contribuito non poco a cementare il gruppo di lavoro.
Winguido non è mai stato un giocattolo, perché al suo interno vi sono funzionalità molto importanti e, per un non vedente, quasi insostituibili.
Pensiamo alla parte che permette il prelievo, lo stoccaggio e la lettura dei libri e dei giornali in formato elettronico. Da quando è arrivato Windows non era stato scritto nulla di simile, per cui tali operazioni potevano essere effettuate, pur con grandi difficoltà, solo da utenti molto esperti. Winguido ci permette, esperti e non, di usufruire di questi servizi che rappresentano delle pietre miliari sulla strada della nostra integrazione.
Ma, se da ora in poi Winguido allargherà la sua sfera di utilizzo, diventando anche un vero e proprio ausilio didattico, bisognerà riconoscere che Guido Ruggeri, da solo e senza mezzi economici ha fatto un lavoro veramente grandioso, che forse potrà cambiare il modo di studiare dei nostri ragazzi.
Qui, però, si arriva al punto più importante di tutta questa vicenda.
Siamo arrivati a Cava alla spicciolata, a seconda della provenienza e del mezzo di trasporto usato, ma, fino dalla sera del nostro arrivo, tutti insieme a tavola, ci siamo sentiti legati dallo scopo che ci eravamo prefissi. Ci conoscevamo solo per posta elettronica, ma già al mattino dopo, nell'aula multimediale del Centro, si lavorava di lena come se ci conoscessimo da anni.
Ecco quindi, secondo noi, il grande merito di Winguido e, allo stesso tempo, la sua grande forza: questo programma si regge non solo sulla competenza e sul lavoro di Guido Ruggeri, ma anche e, direi soprattutto, sull'aver coagulato intorno a sé l'interesse di un nutrito gruppo di utenti, dai suggerimenti e dal sostegno dei quali trae la sua linfa vitale. E non ci riferiamo solo al nostro piccolo gruppo presente a Cava, ma a tutti gli utenti che seguono con interesse il programma, che ne discutono fra loro e in lista i progressi, approvandoli, criticandoli o proponendo nuove funzioni da inserire nel programma. Molte delle funzioni contenute in Winguido, infatti, traggono la loro origine dalla spinta di utenti che hanno messo a disposizione tempo, competenze e talvolta programmi, pur di vederle realizzate. Si pensi, ad esempio, alla musica, alle ricette di cucina, alla contabilità, ai dizionari e infine agli stessi giochi, che proliferano in continuazione grazie all'accanita collaborazione degli utenti.
Crediamo che questo sia un fatto unico, che non si era mai verificato prima d'ora con nessun software per non vedenti. Lo stesso scambio di messaggi sulla lista di discussione ne è la prova concreta.
Una conoscenza importante che abbiamo fatto a Cava, è stata Sergio Selvaggi, un ipovedente napoletano che gestisce un ufficio di consulenza per l'installazione di ausili tiflotecnici. Si tratta di una persona che, oltre ad avere a mano le esigenze di molti disabili visivi, ha un grande interesse nel conoscere bene Winguido e nel proporre nuove operatività per il programma.
Siamo ripartiti da Cava, sempre alla spicciolata, ma con tutto un altro spirito, ben consci che ormai Winguido ha compiuto un salto di qualità, sia come software, sia come momento di aggregazione che siamo sicuri si svilupperà ulteriormente in futuro e darà frutti sempre migliori e più succulenti.
Questa è la cosa fondamentale: l'informatica cammina a passi da gigante e per questo potrebbe darsi che entro un periodo abbastanza breve Winguido possa diventare persino obsoleto, ma questo avrebbe un'importanza relativa se il nostro modo di procedere in gruppo continuerà ad esistere e a funzionare. In queste condizioni, se lavoreremo insieme, una volta che Winguido fosse superato, nascerebbe dal nostro impegno qualcos'altro altrettanto buono e utile e si continuerebbe ad andare sempre avanti.
Speriamo solo che il nostro e il vostro impegno possano essere d'esempio per tutti e in particolar modo per quegli enti o associazioni che troppo spesso ci ofrono chiacchiere facendole passare per fatti, cosa che, anche grazie al nostro impegno, diventerà sempre più difficile.