Su, da bravi, aiutatemi un po'.
Nell'agenda di GuidoAusili ho introdotto, per gli appuntamenti, un nuovo campo, ma non so come chiamarlo.
Per adesso l'ho chiamato: "Avviso ad ora".
Ma temo che non renda bene l'idea, e, soprattutto, che si confonda con il "Preavviso".
Mi spiego: col nuovo campo, intendo dare la possibilità di immettere un orario che abbia un certo anticipo rispetto a quello effettivo dell'appuntamento.
Perché? Perché quando abbiamo un appuntamento da rispettare, di solito il nostro impegno inizia prima dell'ora dell'appuntamento.
Se ad esempio l'appuntamento implica di doverci recare in un certo luogo ad una certa ora, dovremo calcolare in anticipo il tempo che prevediamo necessario per arrivare in quel luogo.
E poi ci possono essere altri tempi preliminari per prepararci, per prendere ciò che dobbiamo portare, per vestirci adeguatamente, insomma per fare tutto ciò che si deve fare prima che l'ora effettiva dell'appuntamento arrivi.
Tutto questo perché sto progettando di introdurre nell'agenda un sistema di avvisi ad orario, che si aggiunga a quello dei preavvisi recentemente realizzato.
Il preavviso, lo sapete, serve a ricordare, con alcuni giorni di anticipo, che in un certo giorno ci sarà un appuntamento.
L'avviso a orario invece servirà per avvertirci, in quello stesso giorno, che il momento di cominciare a prepararci per l'appuntamento è arrivato.
Non avrebbe avuto senso farlo scattare all'ora effettiva dell'appuntamento, perché in gran parte dei casi sarebbe risultato inutile: quello di cui abbiamo bisogno è di essere avvertiti prima, ad un orario che stabiliamo di volta in volta secondo le nostre esigenze.
Insomma, come lo possiamo chiamare? "Avviso ad ora", non so se va bene.
Oppure potrebbe essere "Avviso anticipato".
Avete altre idee? Scrivetele nei vostri commenti.
Un'altra cosa: in quale posizione metterlo? Io l'ho messo dopo l'oggetto.
Perché ho cercato di pensare alla logica di chi annota un appuntamento: sa che il tale giorno alla tale ora dovrà andare a fare quella certa cosa, così scriverà prima la data, l'ora, e poi l'oggetto, cioè una spiegazione sintetica di cosa andrà a fare.
A questo punto, dopo averlo scritto, ci riflette un attimo sopra: "Dunque, se io ho appuntamento per quella cosa alla tale ora, a quale mi converrà impostare l'avviso? Calcolo il tempo che prevedo di metterci, ci aggiungo un margine di sicurezza, decido l'ora dell'avviso, e la scrivo."
Quindi: prima la data, poi l'ora, poi l'oggetto, e poi l'avviso ad ora. E poi si prosegue con le annotazioni, il preavviso e le categorie.
Siete d'accordo su questa interpretazione?