Siamo arrivati alle ultime due settimane del mio periodo di 6 mesi di aspettativa dal mio lavoro alle Ferrovie dello Stato, cominciato lo scorso ottobre, ed è giunto il momento di fare il punto della situazione, anche perché bisogna pensare a cosa faremo dopo, cioè dal mese di aprile.
In questo periodo abbiamo sperimentato l'introduzione del pagamento obbligatorio del canone annuale di 120 euro per i programmi WinGuido e GuidoAusili.
Qual'è stato il risultato?
Secondo il mio ultimo conteggio, adesso abbiamo 595 utenti.
In questa cifra, ho considerato sia quelli che hanno pagato il canone, sia coloro che sono assegnatari del Kit multifunzione TiGuido, che non sono tenuti al pagamento, ma che è come se l'avessero fatto perché per loro siamo pagati dal Servizio Sanitario Nazionale.
Quindi 595, a fronte di circa 1450 iscritti che ci risultavano.
Abbiamo così fatto pulizia di circa 855 iscritti passivi, che usavano i nostri programmi senza mai contribuire, e adesso sappiamo con quanti andare avanti.
Quanto è quindi che abbiamo incassato?
Basta moltiplicare 595 per 115.
115 invece di 120, perché dalla cifra di 120 euro per il canone bisogna detrarre l'IVA.
E quanto fa 595 moltiplicato per 115?
Fa 68425 euro.
In effetti abbiamo incassato anche qualcosa in più, perché ci sono state anche delle donazioni volontarie, comunque la cifra annuale su cui possiamo ritenere di fare affidamento, per il momento, è questa.
E' un risultato niente male, comunque superiore a quello che mi aspettavo, e che lascia ben sperare.
Ma certo non basta ancora per raggiungere l'obiettivo di poter garantire una retribuzione a tempo pieno per 4 persone, il minimo che ci servirebbe per essere sicuri di andare avanti garantendo una buona qualità dei servizi offerti.
Anche perché stiamo parlando di persone qualificate, la cui retribuzione annua lorda dovrebbe essere non meno di 40000 euro.
Quindi non arriviamo ancora a poterne prendere nemmeno due.
Quali conclusioni possiamo trarre?
Innanzi tutto che, sicuramente, andremo avanti.
Al livello a cui vorremmo arrivare non ci siamo ancora, ma le basi per poter andare avanti comunque ci sono.
Perciò GuidoAusili continuerà ad esistere, e i conti ce li rifaremo tra un anno, per capire se siamo in crescita o in calo.
Per adesso veniamo all'immediato. Cosa succederà ad aprile?
Qualcuno di voi aveva sperato che ad aprile io mi sarei dimesso dalle Ferrovie, per passare a lavorare a tempo pieno permanentemente per GuidoAusili.
Questo, però non sarà. E' una cosa che non intendo fare finché non avrò la garanzia di una sufficiente sicurezza economica, fino all'età della pensione.
E quella garanzia, per il momento, non ce l'ho.
Quindi, da aprile faccio ciao ciao a tutti, e torno alle Ferrovie.
In GuidoAusili tornerò ad essere un semplice socio, e quindi a collaborare soltanto occasionalmente, come facevo prima.
Nel frattempo, in previsione anche della mia prossima uscita, stiamo pensando a potenziare il servizio di assistenza, per fare fronte alle numerose richieste che tendono ad accumularsi.
Ci avvaleremo della collaborazione saltuaria di altre tre persone, vecchie conoscenze che abbiamo già individuato, e che si occuperanno soprattutto della formazione dei nuovi utenti, permettendo a Simona e a Marco di sgravarsi di questa incombenza e di dedicarsi prevalentemente agli interventi di tipo tecnico.
Quindi queste ultime due settimane di lavoro che mi restano le destinerò principalmente a queste tre persone, per realizzare quanto necessario a metterle in condizioni di prestare la loro collaborazione e assistere gli utenti in modo adeguato.
Qualsiasi altra decisione è rimandata a quando saremo sicuri di poter contare su una sufficiente sicurezza e stabilità, anche sul piano economico.
Il che significa: o aumentare i prezzi, oppure aumentare il numero di utenti.
Ad aumentare i prezzi sono contrario, quindi dobbiamo puntare all'altra soluzione.
In conclusione, se volete che i prezzi non aumentino, datevi da fare a procurarci altri utenti, e spargete bene la voce.