E' arrivato l'uomo nero!

... ehi, fermi, dove state andando?

... a mettere al sicuro i bambini?

No, no, state tutti calmi ai vostri posti, che l'uomo nero di cui parlo io non mozzica nessuno.

L'uomo nero è il gioco con le carte, lo conoscete, no?

Quello che chi rimane con l'asso di bastoni ha perso.

Ma come, non lo conoscete?! Ma se da ragazzo ci giocavo pure io, che non sono mai stato un gran giocatore di carte!

Allora, ve lo spiego.

Si prende un mazzo di 40 carte napoletane, quelle cioè con i bastoni, le coppe, le spade, i denari.

Dal mazzo si tolgono gli assi di coppe, di spade, di denari, e si lascia l'asso di bastoni, che è l'uomo nero.

Le 37 carte rimaste si mischiano e si distribuiscono in parti uguali tra i giocatori, che possono essere due o più di due, anche fino a cinque o sei.

Dalle sue carte, ogni giocatore scarta le coppie di valori.

Cioè: se ha un due di spade e un due di denari, fanno una coppia, e la scarta.

Così pure se ha un quattro di bastoni e un quattro di coppe.

E così anche se ha un cavallo di denari e un cavallo di spade.

Insomma, ci siamo capiti, no? Le coppie di carte con lo stesso valore, si scartano.

Quando tutti hanno finito di scartare, comincia il gioco.

Quello che è rimasto con più carte di tutti inizia porgendo le sue carte, coperte, al giocatore che viene dopo di lui.

L'altro giocatore ne prende una a caso, e la aggiunge alle sue carte.

Se la carta presa fa coppia con un'altra che aveva già, le scarta tutte e due.

Poi porge le sue carte, coperte, al giocatore che segue.

Che ne prenderà una.

E così via, fino a fare più giri.

L'obiettivo è quello di rimanere senza carte. Chi rimane senza carte, esce dal gioco.

Alla fine, rimarrà soltanto un giocatore con una carta in mano: l'asso di bastoni, cioè l'uomo nero.

E quello è il giocatore che perde.

Quand'ero ragazzo, a chi perdeva si faceva fare la penitenza, che poteva consistere, che so? nel fare qualcosa di ridicolo davanti a tutti.

Allora, perché stiamo a parlare dell'uomo nero?

Perché è il primo gioco che ho inserito nella chat di GuidoAusili.

Si, lo so, avevo detto, ricordate? "Chissà, se tutto andrà bene potremmo avere il primo gioco non dico per natale, ma per capodanno o la befana potremmo anche riuscirci."

E invece ci siamo riusciti persino prima di natale. Quindi non solo tutto è andato bene, ma è andato anche più che bene.

Perché ho scelto di cominciare con l'uomo nero?

L'ho scelto per la sua semplicità, mi serviva un gioco non troppo complesso per mettere a punto delle nuove tecniche, che poi potremo usare per realizzare anche giochi più impegnativi.

Dapprima avevo pensato di iniziare con la briscola, ma quella mi sarebbe stata più difficile da realizzare, e poi, sapete che c'è? Che la briscola esiste ancora nel vecchio WinGuido.

Così ho preferito, piuttosto che rifare una cosa già fatta, provare con un gioco completamente nuovo.

Allora, adesso vorrete sapere come si fa per giocare.

Si deve entrare nel programma GuidoAusili, e andare nella voce "Chat", che, per l'occasione, ho ribattezzato "Chat e giochi".

Si esegue l'accesso alla chat, e poi si può entrare in una apposita stanza pubblica che ho aperto per l'occasione, la stanza "Gioco dell'uomo nero".

Oppure, se si preferisce, si invitano altri partecipanti ad una conversazione privata.

Sia che ci si trovi nella stanza, sia che ci si trovi in una conversazione privata, quando ci sono abbastanza persone per iniziare la partita, uno dei partecipanti prende l'iniziativa di proporre agli altri il gioco.

Il numero giusto di persone, secondo me, è tre o quattro, ma si può giocare anche soltanto in due.

Dicevo, uno dei partecipanti propone agli altri di iniziare il gioco. Per farlo, deve premere il tasto Alt per andare nelle funzioni locali, e qui sceglie: "Proponi un gioco".

E poi, come gioco da proporre, sceglie l'uomo nero, l'unico finora disponibile.

Quando tutti gli invitati hanno risposto di sì all'invito a giocare, il gioco ha inizio.

A questo punto, spero che lo svolgimento del gioco sia abbastanza intuitivo da poter andare avanti senza che sto qui a darvi troppe altre spiegazioni.

Comunque, se risultasse troppo difficile capire quello che si deve fare, me lo direte e si cercherà di renderlo più comprensibile.

Bene, speriamo che questo sia solo l'inizio di una nuova era, quella dei giochi di GuidoAusili.

Ricordate come andò col vecchio WinGuido?

Tutto cominciò nel 2002, quando un cortese signore di nome Vittorio Giovanetti mi mandò il codice di un vecchio programma per giocare a briscola, risalente nientedimeno che ai primi anni '80.

Sulle prime rimasi un po' imbarazzato, pensando: e adesso che me ne faccio? Fino ad allora non mi era mai venuto in mente di inserire dei giochi in WinGuido, era ancora un programma troppo serio che serviva per scrivere, leggere e gestire dati.

Poi mi venne la curiosità di provarci davvero, a riadattare quel vecchio codice e ad inserirlo in WinGuido.

Tanto che a forza di provarci, non so come, finii con il riuscirci.

E così il 23 novembre 2002, tutto trionfante, pubblicai una notizia dal titolo: "Che ne diresti di una partita a briscola con WINGUIDO?"

La cosa riscosse un tale successo che mi spinse, poco tempo dopo, a realizzare anche il gioco della scopa.

E poi vennero gli altri giochi.

Ma l'idea più dirompente di tutte fu, nel 2003, quella di realizzare, in WinGuido, i cruciverba.

E quello fu il momento in cui WinGuido raggiunse il suo successo più grande.

Soprattutto perché avevo aggiunto la possibilità, per chi risolveva un cruciverba, di registrarsi pubblicamente come risolutore, usando il suo nome vero o un nome di fantasia.

In quegli anni ancora non esistevano Facebook, Twitter, Whatsapp e altre diavolerie del genere, quindi non c'era ancora una cultura diffusa dell'incontrarsi attraverso Internet come c'è oggi.

Così mi accorsi che tante persone avevano preso ad usare i cruciverba di WinGuido come luogo di incontro, e si scambiavano messaggi tra di loro usando i nomi di fantasia con cui si registravano.

Nacquero conoscenze, amicizie, oppure anche rivalità e antipatie.

Comunque, nel bene o nel male, i cruciverba di WinGuido divennero un punto di incontro, facendo così emergere una diffusa esigenza di socializzazione.

E dopo questi anni, non so nemmeno come, i cruciverba ancora resistono, grazie soprattutto alla assidua collaborazione di persone come Giuseppe Baratta, Rosalma Dentella, e vari altri che stanno tuttora continuando a fornirli.

Insomma, è così che andò con WinGuido.

E adesso si riparte con l'uomo nero in GuidoAusili.

Bene, saluti a tutti e buon divertimento.

Ritorno.