Varo Landi, che peraltro è un mio caro amico, ha scritto la lettera che riporto sotto, destinata alla Rai.
La pubblico, condividendone i contenuti.
E poi è un momento in cui nemmeno io nutro simpatie verso la Rai.
Sono già due volte che mi scrivono a casa, chiedendomi il pagamento del canone.
Cosa che non farò mai, perché non ho nessun televisore, né minimamente mi interessa averlo.
Ecco la lettera di Varo:
Gentili di rai,
sono un non vedente di settanta anni, affetto da retinite pigmentosa e, come tale
frequento associazioni di categoria e fori, assai frequentati, principalmente per
seguire le evoluzioni delle ricerche mediche tese a intervenire sulle malattie degli
occhi.
Tuttavia, da qualche tempo, siamo di fronte ad un problema di altro genere, ma molto
grave : quello di continui attacchi mediatici contro gli invalidi e, in modo speciale
contro i non vedenti.
Dovrei dire che gli attacchi mediatici sono contro i falsi invalidi, ma nella realtà
gli attacchi sono proprio contro gli invalidi, come è apparso palese nella
trasmissione di Domenica in andata in onda domenica scorsa.
La trasmissione in oggetto ha trattato il tema della signora che, doveva essere una
non vedente, ma andava a lavorare con la bicicletta.
In questo servizio, conoscendo la retinite pigmentosa per averla io stesso, e,
conoscendone gli effetti disastrosi che produce, ho ravvisato nella conduzione del
vostro programma, molte inesattezze e macroscopiche lacune di conoscenze da parte del
conduttore e di partecipanti alla trasmissione, la quale si è trasformata in una
campagna di disinformazione contro la categoria dei ciechi e minorati della vista.
Il modo di conduzione della trasmissione era teso a dimostrare una tesi personalistica
sostenuta dal conduttore che non ha lasciato spazio e parole per coloro che avrebbero
dovuto rappresentare la controparte.
Nel quadro, moralmente perde importanza che la signora messa sotto accusa fosse o meno colpevole . Ma la tesi sostenuta dal
conduttore era una netta condanna verso una persona che doveva essere ancora
giudicata da un tribunale e, quì devo ricordare che una persona, dal punto di vista
giuridica è colpevole solo dopo essere stata condannata da un giudice dentro ad un
processo regolare.
Nel rispetto di questo principio non intendo esprimermi nè a favore, nè contro la
signora messa sotto accusa.
Invece vorrei informare correttamente su cosa sia la retinite pigmentosa e cosa
questa patologia comporti. Cio, al fine indurvi a riflettere prima di accusare il
mondo degli invalidi.
Mi rifaccio, però, a casi simili a quello in oggetto:
La retinite pigmentosa è una malattia degenerativa della retina, causata su base
genetica ,da un difetto di uno o più geni implicati nella produzione di proteine
adibite alla produzione di reazioni biochimiche che fanno funzionare i fotorecettori
retinici, coni e bastoncelli, che devono reagire con gli stimoli luminosi che
arrivano su questi sensori.
Questi errori genetici portano assai rapidamente a compromissioni della visione ,
prima perimetrica, poi anche centrale, ma portano anche alla distruzione dei
fotorecettori retinici in modo inrecuperabile ed inreversibile.
Qualsiasi retinologo può determinare strumentalmente il danno biologico portato da
questa malattia che, però può produrre tanti diversi effetti pratici.
Voglio subito chiarire che una persona che abbia perduto la vista per questa
patologia, non può più recuperare niente di ciò che ha perduto, perchè, allo stato
attuale, non si possono fare rigenerare i fotorecettori perduti.
Per cui un eventuale controllo medico da parte di una commissione superiore, non può
essere motivato dalla possibilità che il soggetto possa avere recuperato, semmai i
controlli possono solo essere motivati per ricercare eventuali abusi, per i quali,
comunque, ci sarebbero responsabilità anche di oculisti compiacenti.
Però mi premeva far sapere che uno dei danni provocati da retinite pigmentosa, può
essere la totale perdita di vista nel campo perimetrico. In questo caso la malattia
colpisce principalmente i bastoncelli retinici portandoli a morte. La patologia è
progressiva e può iniziare dalla estrema periferia della retina, verso la zona
centrale, come può partire dalla zona centrale andando a progredire verso la
periferia.
Realizzando risultati diversificati, ma, in ogni caso molto invalidanti.
Si può arrivare al punto in cui il campo visivo residuo rimanga solo meno del tre per
cento del totale e, allora il soggetto colpito vede solo centralmente una porzione
di spazio all'interno di quel tre per cento residuo. Dentro questo residuo possono
esserci residue possibilità di visione che consentono di leggere un giornale, vedere
un orologio, o riconoscere una persona, e, tuttavia il soggetto non riesce a
muoversi in un ambiente che non conosce bene . Si consideri che dove rimandono tre
gradi di campo visivo, viene, comunque, perduto il novantasette per cento della
visione totale, mentre quella rimasta potrebbe essere offuscata, come anche
potrebbe essere nitida.
In ogni caso anche questo residuo è provvisorio e viene perduto nel tempo.
Per questo caso la legge riconosce lo stato di cecità totale.
Nella vostra trasmissione è stata messa in discussione la correttezza di questa legge, senza avere le conoscenze del caso . Questa presa di posizione è del tutto arbitraia
e ingenera malintesi nelle persone che ascoltano la trasmissione. La rai,
televisione pubblica, non ha fatto un buon sevizio : ha solo denigrato una legge
giusta presentandola come una legge sbagliata.
Il legislatore non si era inventato la legge da solo e non lo fece a cuor leggero .
Ma da un pò di tempo si assiste ad attacchi continui contro i ciechi, attraverso
articoli che denunciano come falsi ciechi persone che sono state denuciate.
Tantissime persone denuciate rimarranno fortemente lese anche dopo che il giudice le
avrà scagionate. Ma la categoria dei non vedenti viene fortemente sospettata al
punto che un cieco che riesce a muoversi nel proprio ambiente si sente a disagio
perchè qualcuno può sospettarlo come falso cieco.
Allora invito la rai a rilfettere sulla questione e fare alcune trasmissioni tese a
vedere il vero mondo dei ciechi e degli ipovedenti.
La vostra trasmissione ha indignato l'intera categoria e posso dirlo a ragion veduta, perchè ho contatti con diverse associazioni e frequento un forum .
Per capire meglio Potete eseguire un controllo in pochi minuti. Andate a leggere il
forum di atri toscana:
http://www.atritoscana.it
nel suo forum c'è una discussione aperta nella domenica stessa della trasmissione
incriminata.
Il titolo dice già tutto: "trasmissione scandalosa".
Leggete cosa viene detto di voi.
Anche in Facebook se ne parla. Quindi anche la vostra immagine viene analizzata e
non ci guadagna di certo.
Anche dentro la UICI ci sono reazioni simili.
Io, comunque, vorrei dirmi altre cose importanti, perchè voglio credere nella vostra
buona fede, ma, solo per un piccolo residuo.
Lo Stato, adesso, cerca di raccattare soldi da ogni parte, prendendosela anche con
gli invalidi ed i ciechi. Ma lo stato non ha mai investito sulle ricerche mediche
per guarire o fermare le malattie retiniche.
Ci sono diversi filoni di ricerche
mediche che avrebbero potuto rallentare molte malattie invalidanti, se non ,
addirittura, guarirle.
Staminali embrionali:
Trials in usa ed in gb hanno dimostrato che si può rigenerare la retina . Sono fermi
per manzanza di fondi.
In Italia non se ne parla neppure.
Terapia genica per correggere i difetti genetici salvando il residuo visivo :
ci si lavora anche al Tigem di Napoli con buone prospettive, ma gli aiuti vengono
più da parte di associazioni e privati che aiutano Telethon, che per interventi da
parte dello Stato.
Fattori di crescita ngf, ovvero : Nerve Growt factor .:
Fattori di crescita di cellule nervose che inducono la rigenerazione di neuroni e di
cellule retiniche :
Scoperti da Rita Levi Montalcini nel 1953 . Oggi sembra siano in grado di riportare a
far funzionare il nervo ottico e la retina . Ma gli studi per sintetizzare gli
elementi di base, si sono fermati per mancanza di soldi : venivano usati in
trattamenti etici anche al Gemelli di Roma.
Fermo, tutto fermo.
Ecco alcuni esempi e devo dire che questi esempi non sono isolati.
Ma lo Stato, trascurando gli aiuti alle ricerche mediche ha preferito assistere i
ciechi dopo la conclusione del loro calvario, piuttosto che impegnare soldi a
guarirli prima.
Ecco, giornalisti della rai, Perchè non vi occupate anche di questo aspetto del nostro
mondo? Perchè non chiedete conto allo Stato di questa mancata gestione delle risorse
economiche del passato e del presente?
Se vi occupate anche di queste cose, forse potreste rendere un servizio utile a
tutti:
Guarendo molte patologie invalidanti si riuscirebbe a ridurre il numero degli
invalidi e, quindi si farebbero risparmi strutturali importanti, facendo anche stare
meglio la gente.
Potrei dirvi tante altre cose, ma sono stato assai lungo così e spero che mi abbiate
letto e recepito.
Cordiali saluti.
Varo Landi