La breve parentesi in cui ci siamo dedicati alla realizzazione dei giochi condivisi si chiude qui.
Rimangono in funzione, come giochi condivisi, la briscola, la scopa, il rubamazzo, e il tris.
Servirà ancora una revisione di tutti questi giochi.
Poi bisognerà perfezionare e completare il sistema, realizzando anche le versioni condivise dei giochi degli scacchi, della dama, della battaglia navale e del domino.
Tutte cose, però, a cui io mi dedicherò soltanto se e quando si presenteranno certe condizioni.
Le condizioni che aspetto sono le stesse che avevo dichiarato 6 anni fa, ma che evidentemente, dopo l'esperienza di Teramo, è bene precisare meglio.
Quindi le condizioni sono queste:
A Teramo, presso la sede della sezione locale dell'Unione Italiana Ciechi, effettivamente la sala attrezzata con i computer c'era, bisogna darne atto, e abbiamo potuto usarla per due giorni. Ma chi aveva organizzato la cosa l'aveva fatto chiedendo ad uno dei responsabili di quella sede, di sua conoscenza, la cortesia personale di concedergli di usarla per quei due giorni, insieme a qualcun altro che sarebbe venuto con lui.
Ed è proprio quello che non si deve fare.
Non si tratta, infatti, di chiedere cortesie personali, ma di far chiaramente presente ai responsabili, nei modi e nelle forme adeguate, chi siamo, cosa vogliamo fare, perché lo vogliamo fare, e quali sono le nostre esigenze.
Altrimenti non ha senso.
Il motivo fondamentale per cui insisto su questa cosa, infatti, non è soltanto quello di arrivare a realizzare i giochi condivisi, ma è soprattutto quello di responsabilizzare chi dispone di certe strutture e di certi mezzi a partecipare in modo adeguato a ciò che intendiamo fare.
Seppure a Teramo qualcosa sui giochi siamo riusciti a realizzare, è stato invece un fallimento completo per quanto riguarda l'altro aspetto. I responsabili di quel luogo infatti non si sono nemmeno resi conto di cosa sia accaduto in quei due giorni.
Quindi, sono stati ben lontani dall'assumersi un ruolo attivo, consapevole e partecipe.
Ciò detto, io rimango in attesa di sapere dove, quando, come e con chi si farà il prossimo incontro per i giochi condivisi, e preciso, qualora ancora non fosse evidente, che io non farò assolutamente niente per organizzarlo. Mi limiterò a rimanere in attesa, anche se dovessero trascorrere ancora 6 anni o più.
Se quindi i giochi condivisi si fermeranno qui, oppure andranno avanti, dipenderà da voi.
Chiusa questa parentesi dei giochi condivisi, e in attesa di riaprirla, nei prossimi giorni ci dedicheremo a qualcosa di importante, come era stato stabilito durante l'incontro di Foggia. Verrà revisionato il sistema dei campi di editazione di WinGuido, sostituendo al sistema esistente, che è ancora quello risalente alle origini di WinGuido, un nuovo sistema basato su una logica di programmazione ad oggetti.
Le conseguenze di questa operazione ormai le conoscete: per i primi tempi, ci sarà uno sconvolgimento generale di tutto il programma, che andrà soggetto a blocchi e malfunzionamenti vari, finché tutti i collegamenti non saranno stati correttamente ristabiliti.