L'anno era il 2004, e il mese era luglio.
Quindi stiamo parlando di 6 anni fa: un bambino che fosse nato allora, oggi già sarebbe in età per andare a scuola.
Avevo meno capelli bianchi, e non esisteva ancora l'Associazione Guidiamoci.
Allora, a proposito dei giochi di WinGuido, scrissi così:
"Gli ulteriori sviluppi potranno riguardare, finalmente, la possibilità di giocare non più contro il computer, ma contro altri utenti connessi via Internet.
Di questa possibilità si è già accennato a parlare nella lista di discussione di WinGuido.
Gli iscritti alla lista, cioè circa 140 persone, hanno già ricevuto da me l'incarico di interessarsene, e quindi io rimango in attesa dei risultati da parte loro. Ecco uno stralcio di quello che gli ho scritto, il 19 luglio scorso:
"Innanzi tutto si deve ideare un progetto di massima della funzionalità, in particolare bisognerà pensare a come dovrà presentarsi il meccanismo con cui due persone si trovano attraverso Internet e decidono di sfidarsi a scacchi o, eventualmente, ad un altro gioco supportato da WinGuido, e poi di quali scambi di messaggi tra i due giocatori ci sarà bisogno, prima e durante il gioco.
Poi si dovrà individuare un ambiente dove io possa usufruire di più computer collegati in rete e di altre persone che mi assistano, e organizzare la cosa con chi lo gestisce, anche per quanto riguarda il mio alloggiamento nel caso in cui non fosse a Roma.
Dateci quindi sotto, e buon lavoro. Quando vi ripresenterete con i risultati in mano, riprenderemo il discorso."
Questo era quanto scrissi nel luglio del 2004.
Forse, più giovane e ingenuo di oggi, ancora mi illudevo che i ciechi e le loro associazioni sarebbero stati capaci di prendersi un impegno del genere.
L'ultima frase che avevo scritto, però, lasciava già trapelare la mia scarsa convinzione sulla possibilità che quelli si sarebbero mai dati una mossa.
Però adesso, sei anni dopo, è successo.
Solo sei anni, direi che è un bel record di velocità, dato che ormai mi ero convinto che prima che i ciechi organizzassero qualcosa di talmente arduo e impegnativo fino ai limiti dell'inverosimile ci sarebbero voluti tempi biblici ed ere geologiche.
Comunque, eccoci qua. Chi ha preso in mano l'iniziativa è stato l'amico Camillo Cichella, e il luogo in cui ci incontreremo sarà la sede di Teramo dell'Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti.
L'incontro inizierà domani, venerdì 11 giugno, nel pomeriggio, e si protrarrà fino a sabato 12.
Quindi chissà, se queste due giornate si riveleranno sufficienti, può darsi che nei prossimi giorni si esca con un sistema di giochi condivisi in WinGuido.
Il meccanismo che tenteremo di realizzare a Teramo si baserà sul programma Skype. Perciò invito fin da ora chi si ritenga interessato ad usare la futura funzionalità di giochi condivisi ad installarsi quel programma, e a configurarselo con una propria utenza.
Per chi incontrasse difficoltà nel farlo, è sempre a disposizione il nostro servizio di assistenza. Che però, lo rammento, non risponde più al numero di telefono che era stato usato in questi ultimi mesi.
Perciò, fino all'attivazione di una nuova linea telefonica, si dovrà chiamare il numero di cellulare: 366 35 76 903.
Questa parentesi dei giochi condivisi probabilmente ci terrà impegnati non solo per i prossimi due giorni, ma anche per molti dei giorni successivi.
D'altronde, si trattava di un discorso che avevo iniziato con Camillo già da prima dell'incontro di Foggia, e adesso è giusto che venga portato a termine.
Tuttavia, è bene far presente che, una volta conclusa questa parentesi dei giochi, si dovrà cominciare a mettere in pratica quanto è stato deciso a Foggia.
Vale a dire, proseguire con il lavoro di riorganizzazione del codice sorgente di WinGuido, finalizzato alla sua successiva riscrittura con un nuovo linguaggio.
Questo significherà che bisognerà mettere da parte giochi e tutto il resto, e pensare solo a quello. Tutte le nostre energie dovranno andare lì, senza disperderci in altre cose che ci distolgano.
Se ancora una volta mi dovessi rendere conto che questo discorso non è stato compreso, vorrebbe dire che non rimarrebbe che rinunciarvi.
Questo significherebbe lasciare a WinGuido ancora solo pochi anni di vita.
Chissà se è la volta buona che questo concetto vi entra in testa. Mah, se ci avete messo sei anni per capire cosa bisognava fare per i giochi condivisi, temo che ce ne vorranno ancora un bel po' prima che venga recepito qualcosa di cui stiamo parlando da soli quattro anni.