Marcia indietro sul nuovo sistema di aggiornamento.
Ho constatato che il metodo che avevo scelto, consistente nel far prelevare in sottofondo degli spezzoni di file, sfruttando i momenti in cui la connessione Internet rimane inutilizzata, può essere impedito da alcuni sistemi di sicurezza.
L'ho riscontrato in un computer facente parte di una rete a cui è applicato il sistema di sicurezza I.W.S.S. (InterScan Web Security System).
Quel sistema blocca i vari spezzoni dei file per gli aggiornamenti, non consentendo di prelevarli, e quindi vanificando il meccanismo di aggiornamento che avevo concepito.
Trattandosi infatti di parti di file, che non hanno la struttura classica di un file completo, possono apparire come qualcosa di insolito e quindi essere sospettati come probabili virus.
E non è detto che la stessa cosa non possa presentarsi anche con alcuni antivirus più comuni.
Io ho fatto delle prove con: Norton, Avast, Avira, e non ho riscontrato nessun problema. Però esistono molti altri antivirus che non ho provato.
Comunque, a scanso di guai, ho preferito rimettere in funzione il vecchio sistema di aggiornamento, ormai collaudato da anni, e lasciare quello nuovo opzionale, per chi desidera usarlo.
Nelle funzioni locali del menù "Aggiornamento" torna quindi ad esserci la voce: "Attivazione aggiornamento per connessioni lente".
Solo quindi chi farà quella scelta userà il nuovo sistema di aggiornamento e, se constaterà che non gli funziona, potrà sempre disattivarlo e tornare all'aggiornamento normale.