Presidente di una associazione io? Guido Ruggeri?
Ma come?! Non ero quello che non sopportava le associazioni?
Quello che detestava i consigli direttivi, i verbali, i bilanci?
Eppure questo è stato il risultato dell'incontro di oggi dell'Associazione Guidiamoci.
Si è parlato del servizio di assistenza, anche alla luce di alcune incomprensioni che ci sono state la settimana scorsa.
E' emerso un punto importante: la mia idea di portare avanti un servizio di quel tipo che fosse sganciato da qualsiasi associazione non è legalmente praticabile.
Si tratta, infatti, di collegarsi con i computer degli utenti e di intervenirvi sopra: farlo senza una copertura valida giuridicamente significa esporsi personalmente a dei rischi dal punto di vista legale.
Ci siamo riproposti di consultare un avvocato per approfondire questo argomento, ma le informazioni già acquisite al proposito non lasciano dubbi: ci vuole una associazione per poter dare un servizio del genere.
Insomma, se ho finito per convincermene io, che le associazioni non le sopporto proprio, vuol dire che deve essere proprio vero.
Per fugare qualsiasi dubbio ed equivoco, è stato quindi proposto che fossi io ad assumere formalmente la presidenza dell'associazione, in modo da non lasciare dubbi sul fatto che Guidiamoci intende seguire pari pari la linea che ho voluto iniziare quando ho realizzato WinGuido.
Così, in pratica, l'Associazione Guidiamoci e WinGuido sono destinati a diventare un'unica cosa, a portare avanti le stesse idee e lo stesso modo di operare.
Ho quindi accettato la nomina a presidente, mentre Michele Baldi assume il ruolo di vice presidente.
L'associazione deve quindi costituire la veste giuridica che ci consenta di continuare, nella legalità, quello che già stavamo facendo, senza alterarne la natura e le finalità.
Non dovrà mai diventare qualcosa che prende la mano e che finisce per diventare più importante dei motivi per cui è nata.
Se le cose andranno veramente così, solo il tempo ce lo dirà. Sarà importante, per riuscire a mantenere questo impegno, il sostegno e la collaborazione di tutti.
Rimane comunque valida l'idea di introdurre nuove persone, anche non vedenti, nella gestione del servizio di assistenza. Alla luce di quanto detto, è stato messo in chiaro che dovrà trattarsi di persone da considerare operanti per conto dell'associazione, perché altrimenti ci sarebbero i problemi legali di cui sopra.
Spero tuttavia che le persone che già mi avevano scritto offrendo la loro disponibilità non vogliano adesso tirarsi indietro per questo motivo, così come non mi sono tirato indietro io.
Però, mi raccomando, quando vi rivolgete a me non chiamatemi presidente. Mi ci vorrà un bel po' credo, prima di riuscire a digerirlo...